mercoledì 22 agosto 2007

Ancora tasse! Per chi non lavora

Paolo Ferrero e Tommaso Padoa-Schioppa sono d’accordo sull’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie.
E spetta ad Alfiero Grandi, sottosegretario all’Economia ed esponente della Sinistra democratica, celebrare questa sintonia.

«L’attuale tassazione sulle rendite finanziarie in Italia è una vera schifezza», questo il commento del ministro della Solidarietà sociale. «È molto al di sotto della media europea. Non è accettabile che un lavoratore paghi il 30% su quanto guadagna, mentre chi investe paga il 12,50%. La tassazione sulle rendite va innalzata almeno al 20%».

Il ministro rammenta che l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie «era una decisione approvata nell’ultima Finanziaria, ma da otto mesi nel centrosinistra stiamo litigando su questo punto e la decisione non è diventata ancora legge».

Probabile che tra di loro ci siano pochi "lavoratori" e molti "investitori?"

La normativa che riguarda l’armonizzazione delle aliquote sulle rendite finanziarie è una legge delega che il ministero dell’Economia deve semplicemente applicare. Secondo quanto annunciato da Padoa-Schioppa, la misura farà parte della prossima legge finanziaria. Il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, lo conferma all’Ansa.
«È un obiettivo per il 2008. E la legge finanziaria è il classico strumento per una simile misura»
.
Già nel programma dell’Unione si accennava all’ipotesi, portando l’aliquota intermedia al 20%, così da unificare l’attuale tassazione sulle rendite finanziarie (il 12,5%) e quella sui depositi bancari (al 27%). Per soddisfare le richieste della sinistra estrema, il governo inserì nella legge finanziaria in vigore la legge delega; per poi non applicarla, come lamenta Ferrero. «Fra governo e maggioranza - ricostruisce Grandi - non si è riusciti a trovare la quadra della misura». Ma con la prossima finanziaria - sostengono in coro Padoa-Schioppa e Grandi - la misura vedrà la luce.

Biomaurone

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