giovedì 27 settembre 2007

Mastella ora basta!

“Una certa sinistra vuole fottermi”. Al ministro della Giustizia e ai suoi dell’Udeur non è andato giù quello che loro definiscono “l’attacco mediatico” scagliato da Ballarò, il programma di Rai3 condotto da Giovanni Floris a cui lo stesso Guardasigilli ha partecipato martedì sera.

“Una intimidazione con un chiaro disegno politico, quello di criminalizzare Mastella e il suo partito, cristallizzarlo nelle posizioni in cui sta”, dice il capogruppo del Campanile alla Camera, Mauro Fabris. Solidarietà a Mastella dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti, e dal suo vice Pierluigi Castagnetti, mentre dal governo e dalla maggioranza nessuno parla. Una situazione che irrita non poco il ministro. “Il Pd ha il controllo della Rai – dice Mastella - e il suo silenzio è eloquente. E Romano (Prodi, ndr) che fa? Tace anche lui. La sinistra di Capalbio mi vuole fottere, attacca me per colpire Prodi”. In realtà, in tarda serata, il premier ha espresso “sdegno” per gli attacchi rivolti al leader dell’Udeur, così come il ministro Giulio Santagata che ha condannato “il clima di caccia alle streghe” nei confronti del collega.

Caccia alle streghe? Chi è lo scroccone? Chi vola a gratis (ovvero a pese nostre) chi ha 4 o 5 incarichi, ben ritribuiti?
Mastella ricopre ruoli e incarichi istituzionali con un partito che non conta nulla... Ma come è possibile? Vada a lavorare.

lunedì 17 settembre 2007

La UE mette in riga Microsoft!

I giudici respingono la richiesta di appello di Microsoft. La società di Bill Gates sarà costretta a pagare la multa di 497 milioni di euro originariamente stabilita per abuso di posizione dominante.

Oggi microcoz, vede la sua domanda di appello respinta dalla Corte europea di prima istanza. L'accusa di comportamento sleale conferma definitivamente la condanna del 2004 espressa direttamente dalla Commissione Europea, senza lasciare spazio ad alternative.

Microsoft, ribadisce la sentenza, ha sfruttato la propria posizione dominante per eliminare la concorrenza. Tra le pratiche scorrette quella Windows Media Player che, pur essendo presente nel sistema operativo di Redmond, non è multipiattaforma, né il formato di codifica dei file (Wma) è interoperabile.

La sentenza conferma la sostanziosa multa inflitta a Microsoft nel 2004: mezzo miliardo di euro di sanzione e insieme e obbligo di cessare la preinstallazione di Windows Media Player nei sistemi operativi Windows, lasciando libertà agli utenti di installare il software che preferiscono come lettore multimediale. Oltre alla multa già decisa dalla Commissione 3 anni fa, Microsoft dovrà pagare una sanzione di ulteriori 280,5 milioni di euro per non aver collaborato.

Nonostante la sentenza odierna, esiste ancora una possibilità per Microsoft: il più alto grado di appello, cioè la Corte di Giustizia della Commissione Europea. Per la società di Bill Gates si tratterebbe però di una strada molto rischiosa in quanto potrebbe inasprire ancora di più le pene decise.

L'importanza di questa sentenza sta nell'inflessibilità dimostrata dall'Europa nei confronti delle pratiche Antitrust, della concorrenza sleale a dell'abuso di posizione dominante, assai dannose per gli utenti del software. La decisione manda un messaggio a tutte le grandi aziende che, pur predicando l'idea di un mondo informatico integrato, lottano per mantenere il controllo sul mercato che controllano. Un esempio su tutti: Apple che con il suo iTunes Store già lo scorso anno ha suscitato l'ira di diversi paesi europei.

13 ANNI DI PROBLEMI GIUDIZIARI

1994
Microsoft raggiunge un accordo con il Dipartimento della Giustizia americano: le licenze del sistema operativo non riguarderanno anche altri software Microsoft. Un simile accordo è raggiunto con la Commisisone europea: Microsoft sarà soggetta allo scrutinio della Ue per 6 anni e mezzo.

1997
Il Dipartimento della giustizia accusa Microsoft di avere violato l'accordo del '94 inserendo Legando Internet Explorer a Windows 95 e impedendo la sua eliminazione. La Commissione europea investiga sulle licenze.

1998
Dopo una protesta di Sun Microsystems la Commissione espande la sua inchiesta su Microsoft: la società di Bill Gates. Questa volta sotto esame è il rilascio delle interfacce di Windows Nt

1998
Il Dipartimento di stato e un manipolo di stati americani chiamano Microsoft in giudizio. Obiettivo: un'ingiunzione permanete contro Microsoft per l'inclusione del suo browser nel sistema operativo Windows.

19 ottobre 1998
Comincia il dibattimento.

2000
Il verdetto. Microsoft ha "mantenuto il suo potere monopolistico attraverso mezzi anticompetitivi e ha tentato di monopolizzare il mercato dei software per navigare il web". Il giudice ordina inoltre la divisione di Microsoft in due differenti società: una per il sistema operativo, una per le applicazioni. Il giudizio è sospeso in attesa dell'appello.

2001
La Corte di appello accoglie le richieste di Microsoft sulla separazione delle due società ma conferma che Microsoft ha messo in atto pratiche anticompetitive.

Settembre 2001
Il Dipartimento di giustizia rinuncia all'idea di dividere Microsoft in due società differenti e afferma di non essere più intenzionato a cercare di dimostrare che Microsoft ha integrato illegalmente il suo browser in Windows 95 e 98.

Novembre 2001
Microsoft, il Dipartimento di giustizia e 9 stati raggiungono un accordo: l'azienda di Redmond è obbligata a condividere informazioni sul suo sistema operativo con i rivali per consentire ai concorrenti di sviluppare meglio software interoperabili. Altri nove stati riflettono se continuare la causa.

Novembre 2002
Una Corte distrettuale approva la proposta di accordo. Le sanzioni dureranno 5 anni. La Commisisone europea estende le sue indagini all'integrazione di Windows meda Player nel sistema operative Windows.

2003
L'autorità antitrust europea annuncia una decisione preliminare che impone a Microsoft di fornire una maggiore quantità di informazioni tecniche ai suoi concorrenti nel mercato dei server e di allentare i legami tra il sistema operativo e Windows media Player.

2004
Le trattative tra la Commissione europea e Microsoft si interrompono. L'Antitrust europeo condanna Microsoft a pagare oltre 450 milioni di euro.



Aggiungo che in questi anni la succitata micro*** è stata causa di un rallentamento tecnologico e un impoverimento del settore. Ma la cosa + grave è che si è limitata a copiare, pure male, idee e tecnologie degli altri! Il famigerato WMV è stato letteralmente rubato alla Apple e l'inchiesta e la denuncia relativa è stata ritirata grazie ad un accordo molto favorevole per Apple, vedi office per mac e investimento di svariati mDollari di bill in apple.

Il gigante dai piedi d'argilla cominci a sgretolarsi?

Io dico che è questo il momento.

mercoledì 12 settembre 2007

Come al solito apple la fa in barba agli analisti!

Un milione di iPhone in 74 giorni. Questo il record di Apple celebrato ieri con un balzo in Borsa di oltre il 2%. Il colosso dell’informatica di Steve Jobs prevedeva di raggiungere l’obiettivo entro la fine di settembre.
Ma l’ibrido tra cellulare e lettore musicale iPod piace come pure il taglio del prezzo di 200 dollari annunciato mercoledì scorso.
Come la tradizione vuole quando gli analisti e megaesperti annunciano un fallimento per Apple, vengono sonoramente smentiti da fatti e numeri della casa di Cupertino.
Dopo un ribasso del titolo sui "rumors" del fallimento del iPhone ora Apple recupera sonoraente a suon di nueri e vendite!

GAS: PIANO EMERGENZA, BERSANI PUNTA A IMPORT E MENO CONSUMI

Che GENIO!

Il ministro per lo Sviluppo economico Bersani vuole fronteggiare una eventuale, molto probabile, emergenza gas con un colo di genio strategico più' import e meno consumi'. Il tutto e' stabilito in due decreti.
Come al solito nel nostro paese si arriva ad affrontare i problemi sempre all'ultimo minuto, rimediando alla meno peggio, senza risolvere comunque nulla.